“Teniamoci alle cose facili, ma si facciano con perseveranza”
Don Giovanni Bosco
Cari amici,
l’Associazione è arrivata a una ricorrenza simbolica sicuramente ragguardevole, il traguardo dei dieci anni di attività!
Di strada dunque ne è stata fatta tanta, ma, come sicuramente sa chi ha percorso il cammino di Santiago non è importante la meta ma il cammino.
Queste poche righe sono dunque per il GRAZIE più sentito che va ai nostri ragazzi: compagni di viaggio e primi artefici del nostro successo.
Nel chiudere un decennio di attività, ci sentiamo colmi di frutti e felici dei molti risultati conseguiti.
Ogni sforzo profuso per “guardare ai problemi dei ragazzi e non ai ragazzi come problema”, riveste per noi un grandissimo valore, poiché crea un circolo virtuoso per la società in cui viviamo.
Con il fiducioso augurio che questa sia per la nostra associazione la prima di numerose altre tappe, saluto e ringrazio tutti.
Stefano Lamura
Il presidente
Don Giovanni Bosco
Cari amici,
l’Associazione è arrivata a una ricorrenza simbolica sicuramente ragguardevole, il traguardo dei dieci anni di attività!
Di strada dunque ne è stata fatta tanta, ma, come sicuramente sa chi ha percorso il cammino di Santiago non è importante la meta ma il cammino.
Queste poche righe sono dunque per il GRAZIE più sentito che va ai nostri ragazzi: compagni di viaggio e primi artefici del nostro successo.
Nel chiudere un decennio di attività, ci sentiamo colmi di frutti e felici dei molti risultati conseguiti.
Ogni sforzo profuso per “guardare ai problemi dei ragazzi e non ai ragazzi come problema”, riveste per noi un grandissimo valore, poiché crea un circolo virtuoso per la società in cui viviamo.
Con il fiducioso augurio che questa sia per la nostra associazione la prima di numerose altre tappe, saluto e ringrazio tutti.
Stefano Lamura
Il presidente
Volontaria della prima ora (Maria Luisa Meroni, volontaria dal 1999)
Nel 1999 mi è stata offerta l’opportunità di partecipare come volontaria all'attività di doposcuola che si svolgeva presso l’oratorio San Luigi della Parrocchia Santo Stefano.
Nonostante non fossi più giovane, ho accettato molto volentieri l’occasione di dedicare ai ragazzi qualche ora del mio tempo.
Quando nel 2003 è nata l’Associazione “Passo dopo Passo… Insieme” ho aderito subito, con entusiasmo, perché credo nelle finalità che essa si propone, pensando ai ragazzi che non necessitano solo di beni materiali.
La mia collaborazione al doposcuola continua ancora!
Nel 1999 mi è stata offerta l’opportunità di partecipare come volontaria all'attività di doposcuola che si svolgeva presso l’oratorio San Luigi della Parrocchia Santo Stefano.
Nonostante non fossi più giovane, ho accettato molto volentieri l’occasione di dedicare ai ragazzi qualche ora del mio tempo.
Quando nel 2003 è nata l’Associazione “Passo dopo Passo… Insieme” ho aderito subito, con entusiasmo, perché credo nelle finalità che essa si propone, pensando ai ragazzi che non necessitano solo di beni materiali.
La mia collaborazione al doposcuola continua ancora!
Cosa significa diventare una volontaria del doposcuola? (Elena Carra, volontaria dal 2011)
Diventare volontaria per l'associazione "Passo dopo passo insieme" è una delle cose più belle che mi siano capitate nella vita! Anche se in realtà diventare volontario non "capita" per caso, è una scelta e un impegno. Una scelta bellissima, fatta con con il cuore, che si rinnova ogni giorno e ogni settimana.
Ho iniziato questa bellissima esperienza ad aprile dell'anno scorso e da allora mi ha arricchito spiritualmente e mi ha reso una persona più allegra e attiva. Aiutare i ragazzi nei compiti e nello studio, infatti, richiede parecchia energia e ottimismo. Bisogna essere in grado di trasmettere ai giovani studenti l'amore per lo studio e l'entusiasmo per tutto ciò che si impara a scuola, insieme al rispetto per i propri compagni e per gli insegnanti.
Sono diventata volontaria grazie a un'amica, che ringrazierò sempre e che mi parlò dell'associazione. Da allora, ogni pomeriggio che trascorro insieme ai ragazzi del doposcuola e agli altri volontari, è un pomeriggio ricco di significato. Per i più giovani è importante essere seguiti nello studio e sapere che non sono soli. Non importa quanto un problema di matematica possa sembrare difficile all'inizio o quanto gli esercizi di spagnolo siano ostici... noi volontari siamo lì per aiutare i ragazzi in tutte le materie, per leggere insieme i brani di antologia, spiegare i verbi inglesi e sfogliare dizionari alla ricerca del vocabolo giusto per completare il riassunto.
Il pomeriggio di studio comincia alle tre in punto con una preghiera, che apre il cuore e ci fa sentire tutti più vicini, e poi ci tuffiamo sui libri fino alle quattro e mezza, con impegno e gioia. I ragazzi sono sempre bravissimi e disciplinati, a volte sono un po' stanchi e in questo caso cerco di farli interessare e incuriosire alle materie che devono studiare, affinché i compiti non siano solo un dovere ma rappresentino anche un'occasione per appassionarsi alla lettura e alle infinite possibilità che una buona cultura ci offre. E se c'è ancora tempo dopo aver finito i compiti propongo qualche esercizio in più sul libro, ripassiamo una materia oppure leggiamo insieme un dialogo in inglese o un brano dell'antologia e spiego il significato delle parole difficili. Se i ragazzi devono studiare inglese, francese o spagnolo cerco di farli "giocare" con le parole, chiedo se si ricordano il significato dei vocaboli e ripetiamo la pronuncia. Il mio consiglio per i futuri volontari è proprio quello di non limitarsi a correggere i compiti bensì trasformarli in qualcosa di appassionante e coinvolgente. In questo modo, ho imparato, si apprende più facilmente e diventa tutto meno faticoso.
E se il diario è pieno di compiti da fare per il giorno dopo e sale un po' d'ansia? In questi casi a volte mi guardo intorno e mi accorgo che un bravo volontario non si perde d'animo e soprattutto non fa mai mancare sorrisi e incoraggiamenti... e quel sorriso lo conosco bene ormai, è anche il mio, e so che significa: "niente paura, questo esercito di compiti lo affrontiamo insieme e vinceremo... passo dopo passo!".
Diventare volontaria per l'associazione "Passo dopo passo insieme" è una delle cose più belle che mi siano capitate nella vita! Anche se in realtà diventare volontario non "capita" per caso, è una scelta e un impegno. Una scelta bellissima, fatta con con il cuore, che si rinnova ogni giorno e ogni settimana.
Ho iniziato questa bellissima esperienza ad aprile dell'anno scorso e da allora mi ha arricchito spiritualmente e mi ha reso una persona più allegra e attiva. Aiutare i ragazzi nei compiti e nello studio, infatti, richiede parecchia energia e ottimismo. Bisogna essere in grado di trasmettere ai giovani studenti l'amore per lo studio e l'entusiasmo per tutto ciò che si impara a scuola, insieme al rispetto per i propri compagni e per gli insegnanti.
Sono diventata volontaria grazie a un'amica, che ringrazierò sempre e che mi parlò dell'associazione. Da allora, ogni pomeriggio che trascorro insieme ai ragazzi del doposcuola e agli altri volontari, è un pomeriggio ricco di significato. Per i più giovani è importante essere seguiti nello studio e sapere che non sono soli. Non importa quanto un problema di matematica possa sembrare difficile all'inizio o quanto gli esercizi di spagnolo siano ostici... noi volontari siamo lì per aiutare i ragazzi in tutte le materie, per leggere insieme i brani di antologia, spiegare i verbi inglesi e sfogliare dizionari alla ricerca del vocabolo giusto per completare il riassunto.
Il pomeriggio di studio comincia alle tre in punto con una preghiera, che apre il cuore e ci fa sentire tutti più vicini, e poi ci tuffiamo sui libri fino alle quattro e mezza, con impegno e gioia. I ragazzi sono sempre bravissimi e disciplinati, a volte sono un po' stanchi e in questo caso cerco di farli interessare e incuriosire alle materie che devono studiare, affinché i compiti non siano solo un dovere ma rappresentino anche un'occasione per appassionarsi alla lettura e alle infinite possibilità che una buona cultura ci offre. E se c'è ancora tempo dopo aver finito i compiti propongo qualche esercizio in più sul libro, ripassiamo una materia oppure leggiamo insieme un dialogo in inglese o un brano dell'antologia e spiego il significato delle parole difficili. Se i ragazzi devono studiare inglese, francese o spagnolo cerco di farli "giocare" con le parole, chiedo se si ricordano il significato dei vocaboli e ripetiamo la pronuncia. Il mio consiglio per i futuri volontari è proprio quello di non limitarsi a correggere i compiti bensì trasformarli in qualcosa di appassionante e coinvolgente. In questo modo, ho imparato, si apprende più facilmente e diventa tutto meno faticoso.
E se il diario è pieno di compiti da fare per il giorno dopo e sale un po' d'ansia? In questi casi a volte mi guardo intorno e mi accorgo che un bravo volontario non si perde d'animo e soprattutto non fa mai mancare sorrisi e incoraggiamenti... e quel sorriso lo conosco bene ormai, è anche il mio, e so che significa: "niente paura, questo esercito di compiti lo affrontiamo insieme e vinceremo... passo dopo passo!".
I miei dieci anni con “Passo dopo passo… insieme” (Silvia Gentile, socia fondatrice e segretaria del Consiglio Direttivo)
Sono diventata volontaria del doposcuola all'oratorio san Luigi quando ancora non aveva la sua attuale struttura e il 12 aprile 2003 ero tra i soci fondatori della nostra associazione Passo dopo Passo…Insieme Onlus. Avevo 19 anni e per me donare del tempo per qualcun altro, essendo cresciuta in oratorio era una cosa quasi normale, mi piaceva passare parte del mio tempo libero (ai tempi frequentavo l’università quindi ne avevo abbastanza) per trascorrerlo con dei ragazzi, aiutarli a fare i compiti, ridere e scherzare con loro, ascoltarli e a volte anche no perché non sempre parlavano e si raccontavano, ma stavo lì per loro, c’ero, perché anche questo era il doposcuola.
Finita l’università e finito di conseguenza il tempo libero non avevo più la possibilità di fare la volontaria; mi è stato chiesto allora di entrare a far parte del consiglio direttivo, all'inizio un po’ “spaventata” per l’importanza del ruolo ho comunque accettato fiduciosa nei confronti di chi me l’aveva proposto, mi sono candidata e sono entrata a far parte del direttivo come segretaria.
Ammetto che fino ad allora non mi ero mai resa conto di quanto fosse articolato, strutturato e soprattutto importante il lavoro che c’è dietro ad ogni singolo ragazzo che viene seguito al doposcuola…per usare una metafora direi che il pomeriggio passato a ”Gli amici del dopo” come volontaria era solo la punta di un iceberg!
Entrambe le esperienze, sono positive, arricchenti, mi hanno permesso e mi permettono tuttora di crescere, e per me personalmente che del mondo educativo so’ poco perché la mia formazione è di tutt’altro stampo, mi permettono di conoscere e avere uno sguardo in prima linea su quello che è un mondo importante per il nostro futuro: i ragazzi, la loro formazione, la loro crescita.
Sono esperienze che richiedono entrambe impegno, tempo a disposizione, buona volontà, e desiderio di mettersi in gioco, ma che al tempo stesso ripagano, e si riceve molto più di quel che si da’…per questo motivo avendole provate le consiglio entrambe.
Sono contenta che la nostra associazione sia cresciuta tanto e posso dirlo con cognizione di causa vivendo da dentro i cambiamenti e i passi in avanti che nel tempo ha fatto. È riuscita negli anni a superare alcune difficoltà che si sono presentate mettendo sempre al primo posto i ragazzi e preservando le attività del doposcuola al fine di garantirle arrivando così a compiere 10 anni, quindi… buon compleanno Passo dopo Passo… Insieme!
Sono diventata volontaria del doposcuola all'oratorio san Luigi quando ancora non aveva la sua attuale struttura e il 12 aprile 2003 ero tra i soci fondatori della nostra associazione Passo dopo Passo…Insieme Onlus. Avevo 19 anni e per me donare del tempo per qualcun altro, essendo cresciuta in oratorio era una cosa quasi normale, mi piaceva passare parte del mio tempo libero (ai tempi frequentavo l’università quindi ne avevo abbastanza) per trascorrerlo con dei ragazzi, aiutarli a fare i compiti, ridere e scherzare con loro, ascoltarli e a volte anche no perché non sempre parlavano e si raccontavano, ma stavo lì per loro, c’ero, perché anche questo era il doposcuola.
Finita l’università e finito di conseguenza il tempo libero non avevo più la possibilità di fare la volontaria; mi è stato chiesto allora di entrare a far parte del consiglio direttivo, all'inizio un po’ “spaventata” per l’importanza del ruolo ho comunque accettato fiduciosa nei confronti di chi me l’aveva proposto, mi sono candidata e sono entrata a far parte del direttivo come segretaria.
Ammetto che fino ad allora non mi ero mai resa conto di quanto fosse articolato, strutturato e soprattutto importante il lavoro che c’è dietro ad ogni singolo ragazzo che viene seguito al doposcuola…per usare una metafora direi che il pomeriggio passato a ”Gli amici del dopo” come volontaria era solo la punta di un iceberg!
Entrambe le esperienze, sono positive, arricchenti, mi hanno permesso e mi permettono tuttora di crescere, e per me personalmente che del mondo educativo so’ poco perché la mia formazione è di tutt’altro stampo, mi permettono di conoscere e avere uno sguardo in prima linea su quello che è un mondo importante per il nostro futuro: i ragazzi, la loro formazione, la loro crescita.
Sono esperienze che richiedono entrambe impegno, tempo a disposizione, buona volontà, e desiderio di mettersi in gioco, ma che al tempo stesso ripagano, e si riceve molto più di quel che si da’…per questo motivo avendole provate le consiglio entrambe.
Sono contenta che la nostra associazione sia cresciuta tanto e posso dirlo con cognizione di causa vivendo da dentro i cambiamenti e i passi in avanti che nel tempo ha fatto. È riuscita negli anni a superare alcune difficoltà che si sono presentate mettendo sempre al primo posto i ragazzi e preservando le attività del doposcuola al fine di garantirle arrivando così a compiere 10 anni, quindi… buon compleanno Passo dopo Passo… Insieme!
Michele Ferri (Vice-presidente e coordinatore generale dei servizi educativi)
L’associazione Passo dopo Passo...Insieme onlus nasce il 12 aprile del 2003, ad opera di un gruppo di giovani, di adulti e di un sacerdote, con l’intento di consolidare una lunga esperienza di attività di doposcuola per ragazzi della scuola media, presente sin dagli anni 80 nell'oratorio San Luigi – parrocchia di Santo Stefano in Sesto San Giovanni.
L’intento, sin dall'inizio, è stato quello di far collaborare in modo armonico e proficuo il volontariato con alcune figure professionali; di aprire le proprie attività educative a tutti i ragazzi preadolescenti, indipendentemente dal cattivo o buon rendimento scolastico, dalla presenza di difficoltà familiari oppure no, cercando di creare un clima sereno di lavoro in cui ciascuno si sentisse accolto; di puntare, più che su di un recupero didattico, sull'aspetto motivazionale, secondo l’assunto “motivato, dunque competente”; di costruire una rete efficace e duratura tra gli adulti che ci sono intorno ad ogni ragazzo; di cercare di “fare bene il bene”.
Per fare tutto ciò, da subito, ci siamo resi conto che il cammino è lungo e faticoso, che si può “essere piegati dalla fatica”, “arrivare a cadere”, ma che è sempre “possibile rialzarsi”, purché ci si “guardi intorno” e si cerchino persone con cui camminare “insieme”: ecco il senso del nostro logo.
L’associazione Passo dopo Passo...Insieme onlus nasce il 12 aprile del 2003, ad opera di un gruppo di giovani, di adulti e di un sacerdote, con l’intento di consolidare una lunga esperienza di attività di doposcuola per ragazzi della scuola media, presente sin dagli anni 80 nell'oratorio San Luigi – parrocchia di Santo Stefano in Sesto San Giovanni.
L’intento, sin dall'inizio, è stato quello di far collaborare in modo armonico e proficuo il volontariato con alcune figure professionali; di aprire le proprie attività educative a tutti i ragazzi preadolescenti, indipendentemente dal cattivo o buon rendimento scolastico, dalla presenza di difficoltà familiari oppure no, cercando di creare un clima sereno di lavoro in cui ciascuno si sentisse accolto; di puntare, più che su di un recupero didattico, sull'aspetto motivazionale, secondo l’assunto “motivato, dunque competente”; di costruire una rete efficace e duratura tra gli adulti che ci sono intorno ad ogni ragazzo; di cercare di “fare bene il bene”.
Per fare tutto ciò, da subito, ci siamo resi conto che il cammino è lungo e faticoso, che si può “essere piegati dalla fatica”, “arrivare a cadere”, ma che è sempre “possibile rialzarsi”, purché ci si “guardi intorno” e si cerchino persone con cui camminare “insieme”: ecco il senso del nostro logo.