GRAZIE ANNAROSA (Ausiliaria diocesana Parrocchia San Giovanni Battista - Sesto S.G.)
Un pomeriggio, uno dei primi in cui al suo arrivo venne a visitare il doposcuola (che ai tempi si svolgeva nella palazzina di via Tino Savi), mi incrociai con lei sulla porta e un po’ indaffarato le chiesi “ma devo chiamarti Anna o Annarosa”. Lei rispose “Annarosa”.
In dieci anni non credo di averla mai chiamata Annarosa, sempre “Anna”.
Siamo invecchiati, certo, io rimango sempre più giovane di lei. Pensare che, quando iniziammo a collaborare insieme, lei aveva quasi l’età che ho adesso!! Anna sa bene che non ho perso occasione per ricordarle che l’età avanza. Ma con lei è bella l’ironia.
Uno, due,tre … sei… otto, nove… tanti anni di condivisione. Che bello. E’ stato spontaneo trovare spazi di dialogo in cui confrontarci. Trovare nel lunedì mattina un momento di significato, in cui non perdere i pezzi, in cui ricordarci che non si è da soli, in cui progettare, in cui decidere, in cui salutarci, in cui preoccuparsi, in cui rassicurarsi, in cui bere un caffè.
Anna, questo saluto è una scatola: ci stanno poche parole perché per il resto è pieno di affetto, stima e gratitudine, sentimenti che non si “dicono” ma si “sentono”; sentimenti che si posano sopra, sotto e tra le parole stesse.
Ciao,
Gio
Un pomeriggio, uno dei primi in cui al suo arrivo venne a visitare il doposcuola (che ai tempi si svolgeva nella palazzina di via Tino Savi), mi incrociai con lei sulla porta e un po’ indaffarato le chiesi “ma devo chiamarti Anna o Annarosa”. Lei rispose “Annarosa”.
In dieci anni non credo di averla mai chiamata Annarosa, sempre “Anna”.
Siamo invecchiati, certo, io rimango sempre più giovane di lei. Pensare che, quando iniziammo a collaborare insieme, lei aveva quasi l’età che ho adesso!! Anna sa bene che non ho perso occasione per ricordarle che l’età avanza. Ma con lei è bella l’ironia.
Uno, due,tre … sei… otto, nove… tanti anni di condivisione. Che bello. E’ stato spontaneo trovare spazi di dialogo in cui confrontarci. Trovare nel lunedì mattina un momento di significato, in cui non perdere i pezzi, in cui ricordarci che non si è da soli, in cui progettare, in cui decidere, in cui salutarci, in cui preoccuparsi, in cui rassicurarsi, in cui bere un caffè.
Anna, questo saluto è una scatola: ci stanno poche parole perché per il resto è pieno di affetto, stima e gratitudine, sentimenti che non si “dicono” ma si “sentono”; sentimenti che si posano sopra, sotto e tra le parole stesse.
Ciao,
Gio
BUON INIZIO! Carissimi soci e amici, spero abbiate trascorso un sereno periodo estivo e che siate pronti a riprendere le varie attività che vi vedono impegnati durante le vostre giornate. Anche le attività della nostra Associazione sono "al via" per questo nuovo anno insieme. Come già detto in occasione dei festeggiamenti di Aprile per il decennale dell'associazione, abbiamo deciso, come Consiglio, di intraprende con ancora maggior convinzione quel percorso di collaborazione con il territorio dove sono presenti le nostre attività (...continua). |
PER RIFLETTERE... INSIEME
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